martedì 22 ottobre 2013

Reign - La bella cioventù francese

Oggi, cari pimpi, voglio raccontarvi una storia.
C'era una volta una una bambina dalle gambette "rachitiche" e  senza un dentino che, salita al trono di Scozia a soli sei anni, viene mandata a vivere in un monastero dove, tra una partita a rugby (ma esisteva di già?) e abbondanti porzioni di pappa d'avena avvelenata, cresce in attesa di sposare il principe di Francia. Raggiunta l'età da "marito" viene mandata quindi alla Corte per conoscere il promesso sposo. Ma, e dico MA, non poteva certo andarci da sola: viene dunque seguita da un manipolo di donzelle (avete presente le sorellastre di Cerentola? Ecco ...) e dal fido cagnolone di una razza improbabile come il nome stesso (Stirling O.o? Ma Fuffi, Briciola e Fido non ti piacevano proprio?). Ad attenderla vi saranno, oltre all'amato principe (che più stereotipato non si può: biondo, secco, donnaiolo e con la voglia di dimostrare che lui non è un figlio di papà) il fratellastro (bastardo, nel senso di nascita XD) belloccio e tenebroso, l'adorata suocera (una perdita donna grassoccia che è ossessionata che la cara fanciulla possa accoppare il figliol prodigo), il re di Francia (che, nonostante l'età, sente di poter dare ancora tanto, sopratutto ad una delle ancelle della giovane principessa) e - per non farci mancare nulla - niente popodimenoche! NOSTRADAMUS. Ok, è un po' fuori luogo, dovrebbe trovarsi tipo dall'altra parte del globo ed avere il doppio degli anni che dimostra qui ma ... non stiamo certo a guardare il pelo nell'uovo! Una volta al castello, la giovane regina non solo viene "erudita" su cosa le succederà una volta sposata (bricconcelle! non si spia nelle camere da letto degli altri) ma capirà che il suo giofane principe forse tanto principe non è (infatti nella sua stanza vive e vigeta la baldracca di turno). Meno male che a darle qualche attenzione c'è il fratellastro gnocco! Ah, dimenticavo: la poveretta viene anche abbandonata da quelle che si professavano "sue amiche" al primo momento di bisogno. Complimenti! 
Ora, scherzi a parte, il pilot di "REIGN" è stato qualcosa che non so se definire "cagata colossale" o "treshata pazzesca". Recitazione: pessima; adattamento storico: esiste?; vestiti: totalmente fuori luogo (le ragazze sembrano uscite da Gossip Girl); protagonista: occhi a palla, labbra alla Valeria Marini e la verve di un criceto). Non so se consigliarvelo per farvi due risate oppure cercare di convincervi a non guardarlo per nessun motivo al mondo. Vabbè, fate vobis. Io, magari, gli darò un'altra opportunità, ma giusto una. 

baci 
Faby 

martedì 15 ottobre 2013

Ottobre?! WHAT ....

Siamo veramente già ad Ottobre? "Really?" (cit. Caroline TVD). Sono imperdonabile. Avevo preparato un post tipo due mesi fa, giurando ogni santo giorno che lo avrei pubblicato il prima possibile ma ... è trascorso ormai talmente tanto tempo che le cose che avevo scritto sono diventate al "passato remoto". Eccomi quindi a riscrivere tutto da zero, con poche parole chiave: 



  • Estate: bella, bellissima. La prima della mia vita senza ansie da esami. Senza doversi preoccupare di come incastrare tutto per far contenti amici e parenti (ma sopratutto i professori agli esami). La prima dove ho potuto trascorre qualche giorno totalmente da sola con il mio Amore nella splendida Palermo. 
  • Master: sempre più duro. Scelto l'argomento della tesina, tocca mettersi di nuovo sulle cartacce a far quadrare i conti. E quindi, tra una lezione su Basilea 2 ed una sulle BCC, mi barcameno alla meglio tentando di non cadere e sopratutto di ricavarne un buon bagaglio per il mio futuro. 
  • Stage: la nuova parola dell'anno. Trovare uno stage da qualche parte una volta finito il Master che mi permetta di entrare finalmente nel mondo del lavoro. Sembra facile, a dirsi. Ma più il tempo passa più mi rendo conto di quanto effettivamente si richieda a noi poveri giovani dopo anni ed anni di studio matto e disperatissimo. Eppure, non voglio cadere nel vittimismo tipico che affligge da qualche tempo i miei coetanei. Sento che ce la farò, perchè voglio farcela. Un passo alla volta, un passo alla volta. 
  • Londra: a novembre, con le mie amiche, 5 giorni di puro divertimento e relax. Era da tanto che non mi concedevo una vacanza all'estero e questo mi è sembrato il momento più adatto. Da marzo potrei già essere infognata in qualche posto di lavoro (si spera) e quindi incapace di potermi godere a pieno un'esperienza del genere. Dunque si parte, alla scoperta della City per eccellenza. 
  • Pratica: a novembre finisce anche il secondo semestre, tra scioperi, chiusure di tribunali e scoperta del secolo. Codici commentati fino al 2015, poi chi si è visto si è visto. Che "culo" direbbe qualcuno. Io mi limito ad annuire ed andare avanti, sempre un passo alla volta. 
  • Futuro: la parola che fa più paura. Non so nemmeno io cosa aspettarmi: ce la farò, non ce la farò, morirò di fame sotto un ponte, avrò scelto la cosa sbagliata, mi piacerà o non mi piacerà il lavoro che andrò a fare ... Tutte domande senza risposta. 
Direi che con questo è tutto. Ci si legge nei prossimi post! 

Un bacione 
Faby